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“Roma Baccalà”, chef Paglia campione di innovazione e tradizione

A settembre alla Garbatella, nel cuore pop di Roma, è andato in scena il baccalà. Un singolare viaggio gastronomico tra tradizione e innovazione. Ostissimi, l’Associazione degli Osti di Roma ha animato la seconda edizione di “Roma Baccalà”, proposto in mille varianti a pranzo e a cena. Quattro giorni, in piazza Damiano Sauli, dedicati alle sue “irresistibili connessioni tra cibo, religione, storia, miti e casualità”.

Un terreno su cui Roma gioca un ruolo da protagonista. Un giovane chef della Capitale, Rocco Paglia, si è aggiudicato il “Primo premio di arte culinaria Acir Gran Roma Baccalà” dopo una sfida tra 15 cuochi provenienti da tutta Italia.

Chef Paglia in perfetto equilibrio tra innovazione e tradizione

Rocco Paglia, 34 anni, dopo esperienze italiane e internazionali ha fondato il Mabe, uno dei ristoranti rivelazione di Centocelle, altro quartiere pop, negli ultimi anni al centro di una vera rivoluzione foodie.

La filosofia del Mabe: “Cucina spontanea, che significa creata al momento, dettata dalla stagionalità delle materie prime e dall’ispirazione dello chef, legati soprattutto ai piatti della tradizione italiana”.

Baccalà in rosso

Il piccolo capolavoro di baccalà ha conquistato la giuria con una doppia sfumatura di rosso. C’era la cipolla di Tropea e la barbabietola. Doppietta per chef Paglia: si è aggiudicato anche il premio speciale Anna Dente promosso Centro agroalimentare Roma – La Casa della gastronomia. Il suo il piatto “che ha saputo meglio coniugare tradizione e innovazione”.

Fino a domenica alla Garbatella si degusta baccalà

Incontri, assaggi, laboratori e riflessioni intorno alla specialità ittica che chiama in causa storia, religione, antropologia e cultura popolare. “Un’edizione questa che entra nel cuore della tradizione, dove la cultura del baccalà in Italia, ha un posto importante – spiega  Francesca Rocchi, direttrice artistica di Roma Baccalà -.  Ecco che abbiamo scelto di non proporre ‘street food’ nel senso ormai più diffuso del termine. Abbiamo scelto la versione degli Osti di Roma più storici ampliando la proposta culinaria e di affiancarli al racconto delle sagre dedicate al baccalà che sono tantissime nel nostro paese. Obiettivo: una visione complessiva culturale focalizzata sulla storia, sui riti, sulle usanze”.

Tutte le novità

Tra i protagonisti di questa seconda edizione Anna Maria Palma e la scuola di cucina TuChef di Roma, non solo nell’organizzazione dell’evento ma anche nei laboratori. Ancora Baccalà Folks per celebrare le sagre di baccalà. E il nuovo spazio Artimangiando: La Cittá degli Artigiani del Gusto e gli  incontri didattici nell’area del Mercato di Roma Baccalà.

 

 

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