Mentana museo a cielo aperto, lo stupore delle antichità murate negli edifici moderni
Mentana come un museo a cielo aperto. Basta anche una passeggiata per cogliere un particolare che porta indietro di duemila anni. Magari tra una commissione e l’altra, in giro per i negozi. In questi giorni, en plein air, è in corso il restauro della lastra funeraria degli Appulei da sempre incastonata in un edificio moderno lungo via III Novembre. E’ anche in questo il fascino della “Città garibaldina”
Il restauro
I particolari sono arrivati con un post della prestigiosa biblioteca comunale: “Grazie alle cure del restauratore, dottor Roberto Civetta e del suo team, un’importantissima testimonianza storica dell’antica Nomentum tornerà ad essere leggibile e protetta dal degrado del tempo. La lastra funeraria doveva decorare il sepolcro di Lucio Appuleio e racconta la vicenda personale di una famiglia, forse di origine africana e residente a Nomentum nel I secolo a.C. che risaliva la scala sociale dell’antica Roma grazie al figlio, il quale aveva ottenuto la prestigiosa carica di ufficiale dell’esercito”.
Se vuoi sapere di più su Mentana e come arrivare
Può essere l’occasione per una visita a questa sorprendente cittadina in cui Medioevo e Rinascimento convivono in un centro storico gioiello. Perché Mentana è un museo a cielo aperto ma non solo: dentro i palazzi sono custodite altre importanti collezioni. Ecco il link giusto per approfondire: Mentana, le mille storie del borgo garibaldino

Giornalista professionista, cronista da 25 anni. Scrive per l’edizione Metropoli de Il Messaggero di Roma, è tra i fondatori del network Point. Appassionata di Calabria, la sua terra, e di piccoli viaggi che aprono grandi orizzonti