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Golf, Open d’Italia al via

Lo spettacolo del golf torna in Lombardia con la 77ª edizione edizione dell’Open d’Italia. Campioni italiani, europei e mondiali si contenderanno il titolo in un torneo iconico e sempre più itinerante, nel segno del Progetto Ryder Cup 2023. Uno spettacolo garantito da una duplice copertura televisiva, su Sky Sport e Rai Sport, per permettere a tutti gli appassionati di non perdersi neanche un colpo, data anche l’impossibilità di presenziare aa causa dell’emergenza sanitaria.

Dal 22 al 25 ottobre in Lombardia

L’Open d’Italia 2020, tappa dell’European Tour, si svolgerà dal 22 al 25 ottobre (con la Pro-Am d’apertura prevista per mercoledì 21) nel circolo Chervò Golf Club San Vigilio di Pozzolengo, in provincia di Brescia. Ieri la presentazione alla presenza, tra gli altri, di Franco Chimenti (presidente della Federazione Italiana Golf e vicepresidente vicario del Coni), Gian Paolo Montali (direttore generale del progetto Ryder Cup 2023), Alessandro Rogato (direttore tecnico delle squadre nazionali della Fig), il talento azzurro Matteo Manassero detentore del record di più giovane vincitore dell’European Tour, Pietro Apicella (presidente dello Chervò Golf Club San Vigilio).

Al torneo parteciperanno 114 concorrenti. Si giocherà sulla distanza di 72 buche, 18 al giorno. Dopo i primi due giri il taglio lascerà in gara i primi 65 classificati e gli eventuali pari merito al 65° posto. Al vincitore andranno 160.650 euro a fronte di un montepremi complessivo di un milione di euro.

Martin Kaymer e Lee Westwood, dalla vetta mondiale all’Open d’Italia

Martin Kaymer e Lee Westwood saranno tra i protagonisti più attesi della competizione. Kaymer, 35enne di Dusseldorf (Germania), è salito sul gradino più alto del world ranking nel 2011. E in carriera vanta quattro apparizioni in Ryder Cup e due trionfi in eventi del Grande Slam – rispettivamente nel 2010 e 2014 – quali il PGA Championship e lo US Open. Nel 2007 è stato nominato “rookie of the year” sull’European Tour in qualità di miglior debuttante, mentre nel 2010 ha conquistato la Race to Dubai, laureandosi miglior giocatore sul massimo circuito continentale. Nel suo palmares anche un secondo posto all’Open d’Italia 2015 (Golf Club Milano) vinto al playoff dallo svedese Rikard Karlberg. Westwood, 47enne di Workshop (Inghilterra), è tra i pochi golfisti in circolazione ad aver dominato eventi in cinque Continenti (Europa, Nord America, Asia, Africa e Oceania). Eletto giocatore dell’anno sull’Eurotour nelle stagioni 1998, 2000 e 2009, ha vinto la money list due volte, la prima nel 2000 e la seconda nel 2009. Ha rappresentato l’Europa in 10 Ryder Cup e nell’ottobre 2010 è diventato il numero 1 al mondo (posizione occupata per 22 settimane) – ponendo fine al regno di una leggenda come Tiger Woods – diventando il secondo giocatore inglese, dopo Nick Faldo nel 1994, a riuscire in questa impresa.

Bernd Wiesberger , il campione in carica

Nel 2019 Bernd Wiesberger è stato il primo austriaco a imporsi all’Open d’Italia grazie al capolavoro firmato all’Olgiata Golf Club di Roma. Sette successi sull’European Tour (di cui 2 in eventi delle Rolex Series) il 35enne di Vienna difenderà il titolo in Lombardia. L’obiettivo è quello di realizzare il back-to-back, l’ultimo a riuscirci fu il belga Flory Van Donck (4 successi in totale all’Open d’Italia), scomparso nel 1992, capace di imporsi consecutivamente nel 1938 e nel 1947 (dal 1939 al 1946 l’evento non si giocò a causa della seconda guerra mondiale). Prima di lui nel 1930 e nel 1931 – al Golf Club Villa d’Este di Como – solo il francese Auguste Boyer fece altrettanto.

I protagonisti azzurri

Da Renato Paratore a Guido Migliozzi, da Nino Bertasio – bresciano d’adozione – a Edoardo Molinari passando per Matteo Manassero, Francesco Laporta e Lorenzo Gagli. Senza dimenticare, tra gli altri, Lorenzo Scalise, Aron Zemmer, Enrico Di Nitto, Giulio Castagnara e Stefano Mazzoli. Questi gli azzurri più attesi allo Chervò Golf Club San Vigilio. Dai professionisti agli amateur, perché l’Open d’Italia rappresenterà un’opportunità di crescita anche per un giovane talento del golf azzurro come Andrea Romano. L’Italgolf dopo l’exploit al British Masters di Paratore – reduce dalla terza top 10 stagionale grazie al settimo posto conquistato nel prestigioso BMW PGA Championship -inseguirà il secondo successo dell’anno sull’European Tour.

I past winner

L’austriaco Wiesberger e il danese Thorbjorn Olesen, a segno nel 2018. Quindi lo svedese Karlberg, campione nel 2015. E ancora: il francese Julien Quesne, vincitore nel 2013, e lo spagnolo Gonzalo Fernández-Castaño (con due titoli, il primo nel 2007, l’altro nel 2012). Questi attualmente i past winner del torneo. Ma in gara ci saranno anche 6 vincitori stagionali: con Paratore e Westwood ecco lo spagnolo Jorge Campillo, il francese Joel Stalter, lo scozzese Marc Warren e il sudafricano George Coetzee.

Il resto del field

Nel field pure i transalpini Victor Perez (secondo al BMW PGA Championship) e Victor Dubuisson, oltre agli inglesi Matt Wallace (che nel 2016, prima dell’arrivo tra i big, s’è affermato sull’Alps Tour collezionando 6 vittorie, di cui 3 in Italia) e Chris Wood, l’olandese Joost Luiten, l’austriaco Matthias Schwab, gli iberici Pablo Larrazabal, Adrian Otaegui e Adri Arnaus, il belga Nicolas Colsaerts, i sudafricani Justin Walters e Dean Burmester, il cinese Ashun Wu e gli australiani Wade Ormsby e Min Woo Lee (fratello di Minjee Lee, tra le giocatrici più forti del golf femminile a livello mondiale).

La Lombardia cuore pulsante del movimento golfistico

Per la prima volta nella sua storia l’Open d’Italia si giocherà allo Chervò Golf Club San Vigilio. La massima rassegna del golf tricolore torna in Lombardia per la 41ª volta, in una regione che si conferma il cuore pulsante del movimento golfistico italiano con il primato di impianti golfistici (70) e di tesserati (23.700).

Lo Chervò Golf Club San Vigilio, a due passi dal lago di Garda, è stato fondato nel 2008 e progettato dall’architetto Kurt Rossknecht. Vanta 36 buche, di cui 9 executive e 27 da campionato, suddivise nei tre percorsi Benaco, Solferino e San Martino. Negli ultimi anni ha ricevuto diversi riconoscimenti a testimonianza della qualità non solo del percorso di gioco ma di tutto il circolo.

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