Cervara di Roma, borgo che ama le stelle
Cervara è un borgo scolpito nella roccia, scoperto e portato alla ribalta internazionale sin dall’800 da poeti e artisti di fama mondiale che da questo paesaggio unico hanno tratto grandi ispirazioni.
Tutto è scritto sulla pietra a Cervara, il borgo più alto della provincia Roma, che svetta a 1.053 metri dalla rigogliosa natura dei Monti Simbruini
Sono plasmati nei sassi non solo le strade, i vicoli e le case, ma anche la prima pagina di un libro sulla pace con immagini, volti, figure antropomorfe e sentimenti. E ancora dipinti, murales, versi e persino la musica del celebre compositore da Oscar Ennio Morricone. “Abbiamo trovato un posto – sono le parole del Maestro che spesso soggiornava a Cervara – dove c’è grande pace, ricerca dell’amicizia, e dove gli animali vivono con noi fra le baite e lungo le strade. In questo bellissimo ambiente ho trovato spesso fonte d’ispirazione per le musiche che ho scritto e che vivono di questa trovata serenità”. Mentre il famoso poeta spagnolo Raphael Alberti lo ha descritto come “una scultura nel cielo, che al cielo volerebbe, se l’aria la sostenesse”. E da Cervara sono possibili anche visite al cielo, grazie all’osservatorio astronomico “Claudio del Sole”. Cervara di Roma è un piccolo miracolo: la magia della natura che si fonde con l’arte in uno scambio continuo con l’anima e le tradizioni popolari.
La “Montagna della Pace” domina la Valle dell’Aniene
E’ stato laboratorio di ricerca per lo scultore Vincenzo Bianchi che, insieme ai suoi allievi dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, nel 1984 ha iniziato a dare vita ai monoliti di travertino della “Scalinata degli Artisti”. La “Scalinata degli Artisti” con le sue sculture conduce nel cuore di Cervara. Al centro l’idea di un museo contemporaneo intorno al tema “Arte per la Pace”. C’è anche il fisico e premio Nobel Carlo Rubbia tra i numerosi firmatari del manifesto costitutivo, che ha per slogan “Favorire la pace e la fratellanza tra i popoli”.
Il progetto “Arte per la Pace” nel 1986 ha scolpito anche l’altra parete che fa da sfondo scenografico alla piazza centrale del borgo: da un lato figure di una umanità costretta a convivere con guerra e violenza, dall’altro i miti del riscatto. Di grande effetto Icaro che tenta di svincolarsi dalla materia proteso con un urlo verso l’abisso della valle. Nel ’91 fu portata a termine un’altra impresa che richiese la messa in opera di ponteggi sospesi nel vuoto. Si tratta di grandi maschere di pietra e corpi celesti affiorarono dalla roccia alla base della Rocca, la stessa che mille anni prima fu costruita dai monaci benedettini. Da allora e definitivamente fu “Montagna d’Europa dedicata alla pace”.
L’itinerario alla scoperta di Cervara più che una passeggiata è una “scalata” nell’anima di un borgo unico al mondo
Una volta arrivati al parcheggio situato ai piedi di Piazza Giovanni XXIII, si lascia la macchina e si inizia a salire verso il cuore del centro storico passando lungo la Scalinata degli Artisti. Qui si trovano incise le note dello spartito “Notturno-Passacaglia per Cervara” di Ennio Morricone. Un omaggio a chi dalla magia di Cervara è stato toccato, come Ernest Antoine Hébert, Samuel Morse, Ludwig Adrian Richter e il celebre poeta spagnolo Raphael Alberti. Opere che si alternano tra le case in pietra e i panorami aerei sul paesaggio verde dei Simbruini, al silenzio dei lecci.
Si arriva così al Museo della Montagna, che racconta la tradizione contadina dei pastori, quella religiosa delle confraternite e l’arte locale. E’ possibile seguire il percorso espositivo anche in lingua inglese e con il sistema di lettura Braille per i non vedenti.
Appartiene alla chiesa di Maria Santissima della Visitazione il bellissimo campanile che spunta dal borgo come un faro. Ma a rendere prezioso il luogo di culto più importante del paese è anche la facciata interamente costruita in pietra locale, gli affreschi dell’abside, la seicentesca tela raffigurante “La Visitazione”, attribuita a Vincenzo Vanenti di Orvinio, ed il corpo di una martire custodito sotto l’altare maggiore, dono fatto da papa Pio VI a Cervara di Roma.
Lungo i Vicoli si affaccia ovunque l’arte di Hebert e Luisi: paesaggi, immagini sacre, personaggi del luogo dipinti su roccia e i versi della poesia “Mi chiama”.
La passeggiata conduce nel luogo più alto, la Rocca Medievale, risalente alla prima metà dell’XI secolo. Costruita come fortezza militare per la difesa del territorio e l’avvistamento dei nemici, la rocca intorno al 1200 divenne il simbolo del potere dell’irlandese Pelagio, monaco eretico fondatore del pelagianesimo. Intorno ai primi anni del 1500 l’eremo passò sotto la proprietà della famiglia Colonna, vivendo un periodo di massimo splendore, prima di un lento deterioramento.
Da qui si scende lungo la Scalinata della Pace, il famoso trionfo di sculture, totem e testimonianze artistiche scolpite nella roccia, punto di collegamento che dal centro abitato sale fino ai resti della Rocca medievale. A questo punto ci si può spostare fuori dal centro storico, in località “Il Palio”, un suggestivo percorso che si snoda tra pini e faggeti conosciuto come il “Sentiero della Pineta”.
Proseguendo in direzione Piazza Giovanni XXIII si arriva alla chiesa di Santa Maria della Portella, costruita su un antico tratturo della transumanza che da Cervara portava a Subiaco. Qui si gode un bel panorama sulla Valle dell’Aniene. Risalente al 1702, custodisce sopra l’altare una bellissima statua di terracotta raffigurante la “Madonna col Bambino”. Ultima tappa la Fonte Munistrigliu, l’antico lavatoio del paese.
La visita a Cervara finisce a spasso tra le stelle
Si può concludere con una full immersion tra i segreti del cielo la gita a Cervara di Roma, che ha l’osservatorio astronomico “Claudio del Sole”. Situato in località Prataglia ed inaugurato nel 2008, è aperta tramite prenotazioni agli appassionati di astrofisica ed astronomia, a studenti e gruppi. Una lente sul cielo ad un’altitudine di 1120 metri, offre la possibilità di osservare il sole e le galassie attraverso visite guidate diurne e notturne su prenotazione. Per info contattare Astris Roma (www.astrisroma.org).
A Cervara si mangia a km 0. Pasta fatta in casa, carne bovina e tartufo. Sono queste le tre eccellenze culinarie da assaporare come un’altra tappa dell’incantevole itinerario. In mille versioni e in mille varianti, tutte legate alla tradizione contadina.
Come arrivare
In auto la strada più veloce è l’A24 Roma – L’Aquila, uscita Vicovaro – Mandela, poi via Tiburtina-Valeria fino ad Arsoli, quindi strada panoramica provinciale per Cervara. Sono 55 km da Guidonia in un’ora, 40 km da Tivoli in 50 minuti.
In pullman da Roma: dalla Stazione Metro B “Ponte Mammolo”, pullman per Subiaco, a Subiaco coincidenza per Cervara. Info al numero verde 800/150008. In treno, da Roma: dalla stazione Termini, linea Roma – Pescara, fermata Arsoli.

Giornalista professionista, cronista da 25 anni. Scrive per l’edizione Metropoli de Il Messaggero di Roma, è tra i fondatori del network Point. Appassionata di Calabria, la sua terra, e di piccoli viaggi che aprono grandi orizzonti